Matrimonio al Gran Hotel Majestic, Verbania Pallanza
Una grande residenza ottocentesca immersa nel verde di un parco secolare, nel panorama incantevole del Lago Maggiore, tra giardini fioriti e ville storiche. Questo è lo scenario che il Grand Hotel Majestic offre al vostro giorno più bello. Una cornice da sogno per un giorno da sogno.
L’affaccio sull’isolino di San Giovanni, per trent’anni residenza estiva di Arturo Toscanini, rende unico il parco all’inglese del Grand Hotel Majestic, che conserva nelle sue ampie sale affrescate il fascino del grande albergo della Belle Epoque .
La sua costruzione, nel 1870 sulle sponde del Lago Maggiore, divenne il motore della fortuna turistica di Pallanza, insieme a Stresa, lucente perla del Verbano. Erano ottime le ragioni per cui questo centro fu prescelto allora da nobili ed esteti per costruire le loro ville sontuose: prime fra tutte, la felice posizione-panoramica e la mitezza del clima di questo particolarissimo scorcio del lago.
Da molte delle camere-in tutto 99, di cui 46 di classe superior e 20 junior suite da 30 mq con doppio bagno, salottino e scrivania-la vista si compiace della pacatezza del lago, coi monti che lo cingono e le isole Borromee, scrigni d’arte e di botanica, che emergono dalle acque come in un sogno. Fu dopo essere stata ammaliata da questi verde azzurri, come appaiono dalla terrazza del Majestic, che Eleonora Duse chiese alla sua sarta di realizzare un abito “dello stesso colore del lago”.
Ebbe allora il privilegio di soggiornare tra i lussuosi ambienti dell’albergo una schiera di artisti, tra cui la scrittrice Grazia Deledda e il compositore Claude Debussy. Approdavano qui i battelli degli Stuart, della regina di Romania, dei sovrani d’Italia, della famiglia Imperiale di Germania, di principi e maragià indiani… Passarono, insomma, in un affresco di splendore ed eleganza, i personaggi simbolo del bon vivre di fine ‘800.
Dopo alcuni decenni di declino, le cure dell’attuale proprietà e una lunga stagione di appassionate e filologiche ristrutturazioni hanno restituito al Grand Hotel la dignità di un tempo; una nuova giovinezza che ne svela il pregio “vecchio stile”, offrendo nel contempo ai clienti i sevizi adeguati ai dettami del comfort più attuale. Ci si accorge della perfetta integrazione tra antico e moderno già entrando nel foyer della hall, con parquet originari, lampadari in bronzo e lanterne art decò realizzate da artigiani fiorentini.